Centri, istituzioni, associazioni a cui rivolgersi in presenza di problemi legati all’abuso alcolico.
Se vi rendete conto di non riuscire a controllare il vostro rapporto con l’alcol o qualcuno a voi caro è in difficoltà per lo stesso motivo, qui potrete trovare aiuto.
E’ un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale fondata nel 1989 per promuovere e coordinare le attività dei Club Alcologici Territoriali (CAT), già Club degli Alcolisti in Trattamento, che sono il cardine dell’Approccio Ecologico Sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi, ideato ed applicato dal Prof. Vladimir Hudolin, psichiatra croato consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’alcolismo e le altre dipendenze.
I CAT sono comunità costituite da non più di 12 famiglie e da un Servitore Insegnante, che sperimentano in un clima di amicizia, condivisione ed amore responsabile un percorso di cambiamento di stile di vita tendente alla sobrietà attraverso la crescita e la maturazione della persona a livello emozionale, culturale, spirituale, relazionale.
I Club, come comunità di cittadini solidali, sono nodi fondamentali delle reti di protezione e promozione della salute della comunità locale e sono presenti su tutto il territorio nazionale.
I Servizi per le Tossicodipendenze (SerD) sono i servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale dedicati alla cura, alla prevenzione ed alla riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all’abuso di sostanze psicoattive (droghe o alcool) che generano dipendenza dalle stesse.
I SerD dispongono di una propria pianta organica, definita periodicamente dalla Regione; inoltre, vi sono operatori professionali qualificati e specializzati nella dipendenza da sostanze psicoattive come ad esempio: medici, infermieri professionali, educatori professionali, assistenti sanitari, assistenti sociali e psicologi.
I SerD attuano interventi di primo sostegno e orientamento per i tossicodipendenti , alcolisti e le loro famiglie, operando anche a livello di informazione e prevenzione, particolarmente nei confronti delle fasce giovanili di popolazione. Nello specifico, accertano lo stato di salute psicofisica del soggetto, definendo programmi terapeutici individuali da realizzare direttamente o in convenzione con strutture di recupero sociale e valutano periodicamente l’andamento e i risultati del trattamento e dei programmi di intervento sui singoli.
La SIA è stata fondata in Padova il 28 settembre 1979, su iniziativa di un gruppo di operatori (psichiatri, gastroenterologi, medici legali, igienisti, psicologi, enologi, sociologi) che vedevano nell’approccio multidisciplinare la metodologia più adatta per affrontare su basi scientifiche il complesso problema del rapporto uomo alcol. Tale iniziativa si poneva come modello di riferimento l’omologa società francese fondata da Fouquet.
La prima iniziativa concreta, attuata con il patrocinio ed il sostegno della Regione Veneto, fu l’organizzazione di una giornata di studio sull’educazione sanitaria, intitolata “Patologia connessa con l’uso inadeguato dell’alcol” e tenutasi in Padova il 10 marzo 1980, che per la prima volta mise a confronto esponenti del mondo della produzione, economisti, medici e ricercatori biomedici. L’attività si rivolse quindi principalmente alla sensibilizzazione sia degli operatori in campo sanitario e sociale sia delle autorità amministrative locali verso l’attuazione di iniziative di prevenzione primaria e secondaria delle patologie alcol-correlate. Oltre che alla organizzazione di riunioni scientifiche si ritenne che le iniziative più utili e necessarie andassero rivolte alla diffusione sull’intero territorio nazionale di una “cultura alcologica” ed alla formazione in campo epidemiologico di operatori in grado di raccogliere dati attendibili atti a descrivere il problema alcolismo.
L’uscita della “Rivista Italiana di Alcologia” nel 1982, la nascita delle Sezioni Regionali a partire dal 1983, l’avvio dei lavori del GESIA (Gruppo Epidemiologico) nel 1982, l’organizzazione di una regolare attività? Congressuale (1983) hanno rappresentato elementi qualificanti e significativi nello sviluppo e nella promozione della SIA. In campo politico, sotto la sensibilizzazione e le pressione di esponenti della SIA, numerosi risultati sono stati raggiunti in campo regionale e nazionale al fine di includere gli interventi di prevenzione e programmi di terapia dell’alcolismo negli obiettivi della sanità pubblica. Tra tutti basterà ricordare il DM del 3 agosto1993, a seguito dei lavori di una Commissione Ministeriale la cui vicepresidenza era stata affidata al prof. Giovanni Gasbarrini, allora Presidente della SIA, che per la prima volta riconosce la necessità di dare linee guida in campo alcologico e identifica un’ attività specialistica specifica laddove indica l’istituzione di equipe per l’alcoldipendenza di tipo multidisciplinare.
Alcolisti Anonimi è un’associazione di uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza, forza e speranza al fine di risolvere il loro problema comune e di aiutare altri a recuperarsi dall’alcolismo.
L’unico requisito per divenirne membri è desiderare smettere di bere. Non vi sono quote o tasse per essere membri di A.A.
A.A. non è affiliata ad alcuna setta, confessione, idea politica, organizzazione o istituzione; non intende impegnarsi in alcuna controversia, nè sostenere od opporsi ad alcuna causa. Lo scopo primario è rimanere sobri e aiutare altri alcolisti a raggiungere la sobrietà.